Le porte e le finestre sono degli elementi delle abitazioni indispensabili per garantire l’isolamento termoacustico e, dove necessario, aumentare i livelli di protezione della casa al fine di evitare ingressi indesiderati. Infissi e serramenti però si abbinano anche allo stile della casa e in alcuni casi sono pensati per rendere l’apertura e la chiusura, nonché l’accesso ad altre stanze, più comoda. Le porte scorrevoli ad esempio sono meno invasive rispetto alle porte classiche e, negli interni rendono gli ambienti più armonici, andando a conferire spazialità soprattutto nelle stanze piccole. Chi desidera sostituire porte e finestre può inoltre anche richiedere delle agevolazioni, anche per le porte interne. Le porte interne infatti rientrano nel bonus ristrutturazione e in altri bonus casa per averli basterà rispettare requisiti e modalità di richiesta. In questo articolo vedremo come utilizzare le porte scorrevoli e come ottenere il bonus detrazione.
Come utilizzare le porte scorrevoli
La porta a scomparsa è da sempre apprezzata per il design minimalista e la capacità di ottimizzare gli spazi. Si sono affermate nel campo dell’interior design per arredare in stile moderno la propria casa. Il modello è inoltre molto versatile e, rispetto alle tradizionali porte a battente, permette anche una personalizzazione maggiore. La porta scorrevole può essere impiegata sia ad uso residenziale sia commerciale. Si scelgono solitamente per dividere ambienti interni come il soggiorno dalla cucina o la camera da letto dal bagno. Se però ci sono più stanze, soprattutto di tipo accessorio, diventano porte per cabine armadio, per armadi a muro o per ripostigli. La versatilità del tipo di porta consente inoltre il loro utilizzo anche per gli esterni, perché sono ideali per creare verande, terrazze scoperte o chiudere box auto.
Le tipologie di porte scorrevoli
Visto il loro utilizzo in diversi contesti e soprattutto in abitazioni con stili ed esigenze differenti, le porte scorrevoli possono essere di vario tipo.
Ci sono porte scorrevoli a scomparsa, che si nascondono completamente nella parete, consentendo di avere ambienti puliti e continui; ci sono poi porte scorrevoli a muro, che vanno a inserirsi direttamente nella parete, occupando il minimo spazio quando sono aperte; le porte scorrevoli a libro, che si compongono di più ante che scorrono parallelamente l’una all’altra. Sono ideali per le grandi aperture, che ad esempio danno su uno studio o su un esterno. Esistono infine le porte scorrevoli a soffietto che sono pensate per ambienti di piccole dimensioni e si piegano su ste stesse occupando pochissimo spazio. Vengono spesso impiegate per ripostigli o piccoli cucinini nelle tavernette o nelle cantine.
La scelta del tipo di porta scorrevole dipende innanzitutto dalle esigenze specifiche di ogni ambiente e poi dalle dimensioni e dallo stile dell’arredo.
Le personalizzazioni delle porte scorrevoli
Le porte scorrevoli, oltre ad essere in commercio in diverse tipologie, sono anche personalizzabili. Ci sono infatti porte scorrevoli in vetro a scomparsa che sono indicate per separare soggiorni e grandi camere con un effetto molto elegante. Il vetro può essere di vario tipo e avere anche un disegno centrale. La personalizzazione è anche nella finitura del materiale. Il più utilizzato è sicuramente il legno, che si può scegliere di diverso colore e con venature differenti. Ci sono poi porte scorrevoli a scomparsa in alluminio e in vetro. Ci sono poi anche le porte a scomparsa in materiali meno costosi, come il PVC.
La personalizzazione è anche nei colori, che sono veramente infiniti nelle loro sfumature e anche nelle trame che si possono realizzare.
Porte scorrevoli: le detrazioni fiscali
Per la sostituzione delle porte interne c’è la detrazione fiscale, che si può ottenere con diversi bonus casa già richiesti per interventi di riqualificazione dell’abitazione in cui i serramenti andranno sostituiti. La detrazione per le porte interne prevede una riduzione Irpef dle 50% per l’installazione di porte e finestre in occasione di interventi di ristrutturazione. Oltre al bonus ristrutturazione per le porte interne si può anche richiedere l’ecobonus o il sismabonus, che prevedono una riduzione Irpef variabile a seconda del tipo di progetto. Se infatti l’unità immobiliare è collocata in un condominio, l’aliquota potrebbe anche essere superiore. Stesso discorso vale per il superbonus, che per il 2024 ha un’aliquota del 70%. In questo caso le porte interne sono detraibili come intervento trainato. Il bonus per porte interne non è però richiedibile se viene effettuato solo l’intervento di sostituzione delle porte. Deve infatti associarsi a un più ampio progetto di risanamento, restauro o riqualificazione della casa. I bonus casa sono disponibili fino al 31 dicembre 2024. Alcuni di questi bonus per porte interne resteranno attivi anche nel 2025, ma non avranno le stesse aliquote e si dovranno rivedere anche i requisiti.