Ristrutturazione Casa

Bonus ristrutturazione 2024: le agevolazioni fiscali per ristrutturare casa

Chi desidera rinnovare la propria casa con impianti più efficienti e un nuovo interior design allo scopo di migliorare il comfort abitativo ha ancora la possibilità di utilizzare un’ampia serie di bonus per ristrutturazione casa. Sono numerosi infatti i provvedimenti legislativi che negli ultimi anni hanno introdotto incentivi per l’ammodernamento degli edifici e l’efficientamento energetico, e le agevolazioni sono state confermate anche nell’ultima legge di Bilancio.

Con la legge finanziaria relativa al 2024 sono state infatti prorogate le agevolazioni per la ristrutturazione casa in virtù delle quali si possono ottenere degli sgravi fiscali sugli interventi di riqualificazione degli edifici fino al 85% o al 110% in alcuni casi specifici. Le spese che si possono recuperare sono quelle relative a interventi di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali o per singole unità immobiliari. Ristrutturare casa con gli incentivi è possibile anche se il bonus è per ristrutturazione prima casa, perché conta che l’edificio sia collocato in Italia e il richiedente è il possessore reale della casa. Scopriamo dunque bonus per ristrutturare casa ancora attivi nel 2024 per offrire una panoramica completa delle opportunità di risparmio per rinnovare la propria abitazione, illustrando requisiti, tetti di spesa, scadenze e modalità di fruizione di ogni agevolazione.

Bonus ristrutturazioni al 50%

Il più longevo tra i bonus per ristrutturazione casa è proprio il bonus ristrutturazioni, che fino al 31 dicembre 2024 consentirà di detrarre il 50% delle spese sostenute per effettuare lavori di ristrutturazione sull’immobile. Il tetto di spesa è fissato a 96.000 euro per unità immobiliare e la detrazione viene ripartita in 10 rate annuali di pari importo. Per ottenere il bonus, l’immobile oggetto di intervento di ristrutturazione dev’essere adibito ad abitazione civile o ad uso promiscuo. I lavori che rientrano nelle agevolazioni per ristrutturazione casa sono ad esempio le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria, come rifacimento del tetto e l’installazione di impianti ad alta efficienza energetica, o interventi di restauro e risanamento conservativo come il ripristino delle facciate o interventi di isolamento termico sulle pareti. Rientrano nell’incentivo anche le spese sostenute per la redazione del progetto, per le consulenze tecniche ed eventuali costi di smaltimento dei materiali risultanti da demolizioni.

Superbonus al 70%

Tra i più noti bonus ristrutturazione casa degli ultimi anni, il cosiddetto Superbonus è stato riconfermato per tutto il 2024 con il 70% di agevolazione fiscale ed è riservato ai condomini, tranne che per alcune eccezioni, come le villette unifamiliari che risultano come prima casa e il cui proprietario ha un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro. Nel 2025 l’aliquota scenderà al 65% salvo ulteriori modifiche. Resta al vecchio 110% in alcune specifiche circostanze, ad esempio per le abitazioni collocate nel cratere sismico. L’obiettivo del Superbonus è incentivare interventi che permettono all’abitazione oggetto dei lavori di aumentare di almeno due classi energetiche la propria valutazione. Sono fondamentali dunque interventi che rendano la casa a basso impatto ambientale. Dal novembre 2021 è richiesto il visto di conformità anche per chi richiede la detrazione delle spese nella dichiarazione. Secondo l’articolo 121 del decreto legge n. 34 del 2020 è invece obbligatorio avere il visto di conformità per chi richiedere la detrazione come sconto in fattura immediato o come cessione del credito. A partire da maggio 2024 non è più possibile richiedere la cessione del credito o lo sconto in fattura per questo bonus.

Ecobonus e il Sismabonus

L’Ecobonus e il Sismabonus sono tra gli incentivi per la ristrutturazione casa 2024 con la più alta percentuale di aliquota, in particolare per i condomini. L’Ecobonus si può richiedere per tutti quegli interventi che consentono all’immobile di aumentare l’efficienza e quindi risultare meno impattanti dal punto di vista ambientale. Rientrano in questa agevolazione interventi come la sostituzione di infissi e serramenti, la realizzazione di schermature solari o l’installazione di caldaie a biomassa. Per le singole unità immobiliari la detrazione è del 50% su una spesa massima di 60.000 euro. Per i condomini la detrazione sale al 70% su una spesa di 40.000 euro qualora si provveda all’isolamento delle parti comuni opache con un’incidenza che superi il 25%.

Per il Sismabonus le percentuali di detrazione variano in base al tipo di zona e al tipo di edificio. Per le abitazioni unifamiliari la spesa massima è di 96.000 euro e l’aliquota può arrivare al 110% se la casa è in una zona fortemente a rischio. Se i lavori di ammodernamento delle abitazioni tengono conto di lavori che migliorano anche la resistenza in caso di terremoto, la detrazione sale anche per i condomini, e sarà del 75% se si riduce una classe di rischio e dell’85% se si riduce di due classi di rischio.

Bonus barriere architettoniche

Nella legge di bilancio 2024 è stato confermato fino al 31 dicembre 2025 anche il bonus barriere architettoniche, che riconosce una riduzione del 75% delle spese quando gli interventi di riqualificazione migliorano l’accessibilità agli edifici a persone con difficoltà motoria e altre disabilità. Per ottenere questa tipologia di incentivo per ristrutturare casa è fondamentale rispettare le norme vigenti per l’abbattimento delle barriere architettoniche ed è anche possibile richiedere lo sconto in fattura o la cessione del credito. Il tetto di spesa è fissato a 50.000 euro per edifici unifamiliari e unità familiari in edifici plurifamiliari ma indipendenti; 40.000 euro per ogni unità immobiliare collocata in edifici con unità immobiliari tra 2 e 8; 30.000 euro per unità immobiliare collocata in un edificio con un numero di unità superiore a 8.

Bonus mobili ed elettrodomestici

Altra interessante opportunità è rappresentata dal Bonus mobili ed elettrodomestici. L’agevolazione prevede una riduzione del 50% delle spese sostenute per acquistare mobili nuovi ed elettrodomestici ad alta efficienza energetica. Il tetto massimo di spesa è di 5.000 euro nel 2024. I mobili e gli elettrodomestici acquistati non devono necessariamente essere collocati nell’ambiente oggetto di intervento di riqualificazione.

Bonus verde

Nel contesto della ristrutturazione casa è possibile infine sfruttare incentivi con l’obiettivo di migliorare anche le aree verdi degli edifici. Il bonus verde è infatti destinato al rifacimento di terrazzi e giardini. L’agevolazione è attiva per tutto il 2024 e prevede una detrazione del 36% su un tetto di 5.000 per la sistemazione delle aree verdi condominiali, l’arredo e la riqualificazione di terrazzi e giardini, l’installazione di impianti di irrigazione e la piantumazione.

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