Ristrutturare la propria abitazione è un modo per migliorare il comfort e l’estetica della casa, soprattutto se parliamo di un edificio costruito diversi anni fa. Con gli interventi di riqualificazione edilizia si può inoltre accedere anche a diverse agevolazioni fiscali erogate dal Governo, che permettono di recuperare parte dell’investimento mediante detrazione sulla dichiarazione dei redditi. L’obiettivo è favorire lo svecchiamento del parco edilizio italiano che è costituito principalmente da edifici costruiti oltre 40 anni fa. Nell’ultima legge di Bilancio sono stati prorogati diversi bonus casa, sebbene siano state modificate scadenze, aliquote e requisiti. In questo articolo vediamo nel dettaglio quali sono i principali bonus edilizi e come funzionano.
Bonus ristrutturazioni al 50%
Il bonus ristrutturazioni è una detrazione Irpef del 50% sulle spese sostenute per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo, nonché per interventi di ristrutturazione edilizia. Tra i più longevi tra i bonus casa, è stato prorogato fino al 2026, ma dal 2025 l’aliquota scende al 36% e il tetto di spesa a 48.000 mila euro. Fino al 31 dicembre 2024, la detrazione spetta per un importo massimo di 96.000 euro per unità immobiliare e può essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Può essere richiesta sia da singoli contribuenti sia dai condomini.
Ecobonus
L’ecobonus è una detrazione Irpef o Ires che spetta per le spese sostenute per interventi di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici esistenti. Per ottenerla bisogna realizzare delle opere che permettono all’abitazione o al condominio di scalare le classi energetiche e diventare più efficienti.
L’aliquota della detrazione varia a seconda del tipo di intervento e in base al richiedente. Per i lavori effettuati nelle singole unità immobiliari l’aliquota arriva al 65% se gli interventi aumentano in maniera sostanziale l’efficienza dell’edificio. Se i lavori sono eseguiti su parti comuni del condomino l’aliquota sale al 70% o al 75%. L’aliquota arriva all’80% o all’85% se gli interventi riguardano le zone sismiche o permettono il passaggio di 1 o 2 classi energetiche. Il consiglio è di verificare con un esperto i requisiti e valutare se sono applicabili per il proprio progetto.
Sismabonus
Il sismabonus è una detrazione Irpef o Ires pensata per favorire la realizzazione di edifici che resistono a un eventuale terremoto. Viene riconosciuta infatti se le spese sostenute per la riqualificazione dell’edificio,si sono concentrate sulla riduzione del rischio sismico degli edifici esistenti. L’aliquota di detrazione varia in base alla zona sismica in cui è collocato l’edificio e alla riduzione del rischio ottenuta e può arrivare all’85%.
Bonus mobili ed elettrodomestici
Nelle abitazioni oggetto di ristrutturazione è possibile ottenere in contemporanea un’agevolazione fiscale per l’acquisto di mobili nuovi ed elettrodomestici ad alta efficienza che prevede una detrazione del 50% su una spesa massima di 5.000 euro. I mobili e gli elettrodomestici acquistati non devono necessariamente essere destinati all’ambiente oggetto di ristrutturazione.
Bonus barriere architettoniche
Il bonus barriere architettoniche è stato pensato per facilitare l’adeguamento degli edifici alle norme sull’accessibilità. Ci sono infatti ancora numerose strutture che non consentono l’accesso a persone con disabilità. Il bonus prevede una detrazione del 75% per gli interventi che mirano all’eliminazione delle barriere architettoniche, come scale, muretti e ostacoli interni ed esterni. Non è necessario che all’interno dell’edificio ci sia una persona con disabilità.
Bonus verde
Il bonus verde è un’agevolazione che riguarda le aree verdi, le terrazze e i giardini delle abitazioni. Consente di recuperare il 36% dell’investimento per l’arredo e la sistemazione degli esterni delle abitazioni su un tetto di spesa massimo di 5.000 euro. Il bonus è disponibile fino al 31 dicembre 2024.
Requisiti per ottenere i bonus ristrutturazione
I bonus ristrutturazione per essere erogati devono seguire un iter specifico, soprattutto per quanto riguarda la documentazione. I lavori devono rispettare i tempi stabiliti dalla normativa, altrimenti si rischia di perdere il contributo. Tutte le spese sostenute devono essere documentate con bonifico bancario o postale e nelle casuale dev’essere esplicitata la ragione dell’acquisto, indicati il codice fiscale e i dati del contribuente e i dati dell’azienda che esegue i lavori. Bisogna infine ricordarsi di conservare la documentazione ai lavori effettuati anche dopo la loro conclusione.
Interventi edilizi ammessi
Gli interventi edilizi ammessi ai bonus casa sono numerosi e riguardano sia la struttura dell’edificio sia le parti interne. Si possono ottenere quindi sconti per interventi di isolamento termico, come la sostituzione degli infissi o la realizzazione del cappotto termico, di realizzazione degli impianti di riscaldamento e raffrescamento, meglio se ad alta efficienza come le pome di calore, l’installazione di impianti fotovoltaici e il rinforzo strutturale degli edifici per garantire maggiore resistenza antisismica.