Chi sono i certificatori energetici, quali studi è necessario compiere per accedere a tale professione e quali sono le caratteristiche di questa posizione lavorativa
I certificatori energetici sono persone fisiche e, in alcune circostanze, persone giuridiche, abilitate al rilascio dell’ACE, Attestato di Certificazione Energetica, con il quale si indica il fabbisogno energetico annuo di un immobile e la sua appartenenza ad una determinata classe energetica.
Per poter diventare certificatori energetici bisogna, innanzitutto, essere titolari di una laurea o di un diploma in discipline tecniche attinenti all’attività professionale da compiere. In particolare possono accedere a tale mestiere i laureati in Architettura, Ingegneria, Chimica, Agraria, Scienze Forestali, Scienze Ambientali e i titolari di diploma di geometra, perito perito agrario o industriale. I professionisti in questione devono essere iscritti al corrispondente albo professionale o devono frequentare, superandolo con profitto, un apposito corso destinato a formare questa figura. Alcune regioni hanno emanato un regolamento specifico in questo senso, mentre altre si rifanno alla normativa nazionale.
Il compito del certificatore energetico è quello di verificare l’efficienza energetica di un immobile e di stilare, al termine della verifica, l’ACE, nel quale vengono indicati l’indice di prestazione energetica, espresso in KWH/MQ annui, e la classe energetica di appartenenza. Per poter compilare l’ACE, è necessario che il certificatore energetico sia una figura completamente indipendente rispetto all’immobile oggetto di certificazione. Ciò significa che non deve aver partecipato in alcun modo ai lavori di costruzione, ristrutturazione o riqualificazione dell’immobile. Tale indicazione differenzia sostanzialmente l’ACE dall’AQE, attestato di qualificazione energetica, che invece può essere stilato da un professionista coinvolto nella progettazione o nella realizzazione dell’appartamento da certificare.
Per poter compilare l’attestato, è necessario che il certificatore compia in un primo momento una raccolta di documenti, tra cui vengono inseriti una planimetria dettagliata dell’immobile, il libretto relativo all’impianto di riscaldamento, centralizzato o autonomo che sia, e le bollette relative alla fornitura energetica. In un secondo momento viene effettuato un sopralluogo fisico, nel quale si verifica la rispondenza della planimetria alla reale condizione dell’immobile e si valutano la situazione dell’impianto di riscaldamento e l’isolamento termico di soffitto e pareti.
Vengono effettuati dei controlli a campione relativi alle certificazioni rilasciate, che per legge devono essere obbligatoriamente conseguenti ad un sopralluogo: vengono quindi considerate fraudolente le certificazioni rilasciate telematicamente senza accurata ispezione dell’immobile e, ovviamente, quelle che dichiarano il falso.
La presenza di un certificatore viene richiesta in alcune circostanze specifiche, stabilite dalla legge italiana che ha recepito la normativa europea. L’obbligo di ottenere l’ACE riguarda in particolare tutti coloro che costruiscono nuovi immobili, coloro che ne effettuano una ristrutturazione sostanziale, coloro che agiscono per la riqualificazione energetica di un immobile e desiderano l’accesso agli incentivi economici statali e coloro che intendono vendere o locare il proprio immobile. In particolare, dal 1 Gennaio 2012, qualsiasi annuncio di affitto o vendita deve indicare la classe energetica dell’immobile e dal 1 Gennaio 2013 viene esclusa la possibilità di autocertificare la classe G, cioè la meno efficiente.
Nel momento in cui si deve ricorrere ai servizi di un certificatore, è bene valutare diversi preventivi e non fermarsi ad una sola proposta. Solo in questo modo è infatti possibile confrontare le competenze tecniche dei diversi professionisti e optare per chi offre un miglior rapporto tra qualità e prezzo. In ogni caso bisogna diffidare da offerte troppo basse, poiché probabilmente non corrisponderebbero a certificazioni legalmente valide.