La ristrutturazione di una cucina richiede un’attenzione particolare. È infatti l’ambiente più operativo di ogni abitazione e quello che deve adattarsi perfettamente alle abitudini del cuoco di casa o in generale di chi la utilizza più spesso.
Vi sono alcuni componenti che sono generalmente fissi, ma grazie ad una ritrovata passione per la cucina, favorita anche dalla presenza in tv di programmi con chef stellati, quest’ambiente sta trovando nuovi stimoli e grandi novità.
Dalla gestione dello spazio ai materiali da utilizzare, dalla funzionalità degli elettrodomestici allo stile di mobili e finiture, la ristrutturazione della cucina riassume tutta una serie di valutazioni importanti per renderla il regno perfetto delle vostre creazioni!
LO SPAZIO
Quando si ristruttura, una delle motivazioni principali è la ricerca di una distribuzione migliore dello spazio. Sappiamo bene che la cucina ha delle limitazioni in questo perché lo spazio deve anche seguire la predisposizione degli allacci di acqua e gas. Si può ovviare a questo prediligendo altri sistemi di alimentazione degli elettrodomestici oppure con spostamenti dei percorsi di allacciamento, mettendo ovviamente in conto una spesa maggiore.
Una soluzione molto in voga è quella dell’open space, ossia la creazione di un unico spazio con il salotto o la sala da pranzo, che viene poi scandito attraverso un’oculata disposizione dei mobili, che in questo modo fungono da divisori. Addio dunque pareti di cartongesso e divisori ingombranti, in modo da ampliare il piano di lavoro della cucina.
Un altro espediente è quello di spostare il tavolo nella zona living, al fine di creare un piano di lavoro centrale che è perfetto per preparare le cene importanti e diventa comodo come tavolo per i pranzi e le cene veloci.
LA LUCE
Illuminare bene la casa è un aspetto fondamentale, perché non solo favorisce il comfort abitativo, ma contribuisce anche al risparmio in bolletta sfruttando al massimo le potenzialità della luce naturale.
In cucina, dove la luce è un elemento molto importante per eseguire i lavori, riservate degli spazi per aprire delle finestre o creare delle vetrate, valutando anche l’orientamento dell’ambiente. La luminosità della stanza limiterà l’utilizzo della luce artificiale e quindi consentirà di risparmiare sui consumi, anche perché la cucina è una zona utilizzata per tante ore durante la giornata. La presenza di finestre e vetrate che si possono aprire inoltre consente un costante ricambio dell’aria e questo aiuta tantissimo a mantenere pulita e salubre la cucina, che è costantemente sottoposta ai fumi e alle esalazioni dei vari cibi utilizzati per cucinare.
Se il vostro ambiente non è così spazioso, un espediente utilissimo per rendere la casa più luminosa e spaziosa è quello di optare per i colori chiari sia per le pareti sia per le tende. Non a caso infatti il bianco è il colore maggiormente presente nelle cucine, proprio perché riflettendo la luce la diffonde e negli spazi limitati da la sensazione di una maggiore grandezza.
Consideriamo infine il piano di lavoro: a seconda della collocazione, possiamo illuminarlo in maniera diretta sia con una fila di luci led, sia con una serie di lampade a scomparsa. La scelta è puramente estetica o di stile a seconda dei nostri gusti e di quale risultato ci piace di più. La cosa importante è quella di scegliere sempre luci a risparmio energetico per risparmiare sui costi ed aiutare il nostro ambiente.
RIVESTIMENTI E PAVIMENTI
Le parole chiave per questo aspetto sono principalmente due: funzionalità e praticità. Essendo infatti la cucina un vero e proprio ambiente di lavoro, necessità di materiali che siano più funzionali possibili. Partiamo dalle pareti. Abbiamo già detto che è preferibile sceglierle chiare per una questione di luce. Stiamo però attenti anche alla tipologia: è preferibile adoperare delle vernici che limitino l’effetto dell’umidità e la comparsa di macchie e muffe sui muri. In cucina infatti è costantemente presente l’umidità e le esalazioni dei cibi possono essere pericolose in questo senso.
Passiamo poi al piano di lavoro e di cottura. I materiali qui sono numerosi: si passa dalla ceramica, al legno al marmo e sono tutti dei materiali che si possono pulire facilmente e che sono utili per la preparazione dei cibi. La scelta di uno o dell’altro dipende essenzialmente dal gusto personale e dallo stile che ha la cucina. Oltre ai classici materiali, ve ne sono degli altri che sono sempre più scelti per l’arredamento della casa e che utilizzano materiali naturali e prodotti che preservano durata e resistenza. Citiamo ad esempio il silestone, composto per la maggior parte da quarzo naturale e protetto con un trattamento antibatterico.
Risulta semplice da pulire, duraturo nel tempo e con le ultime tendenze si può personalizzare con diversi colori e finiture. Un altro elemento che prende spunto dalle cucine dei ristoranti stellati, è l’acciaio inossidabile. È perfetto per le case ultramoderne e che desiderano stupire con un arredamento lucente! L’alluminio infatti è molto pratico, facile da pulire ed ha proprio la caratteristica di brillare, facendovi vivere un’esperienza da grande chef mentre cucinate!
Parliamo infine dei pavimenti. Molto importante in questo caso è la considerazione dell’umidità. Nel tempo infatti scegliendo un pavimento poroso, potremmo rischiare di rovinarlo e quindi di doverlo obbligatoriamente rifare dopo poco tempo. Stesso discorso per i pavimenti lucidi: la patina si rovina facilmente con la presenza dei fumi dei cibi ed inoltre risulta molto pericoloso perché si potrebbe scivolare. Altro elemento da considerare è la facilità della pulizia. Può capitare infatti che il pavimento si macchi: in questo caso un pavimento che non si pulisce facilmente potrebbe lasciare degli aloni.
Il consiglio è quello di scegliere pavimenti opachi con uno speciale trattamento impermealizzante. Sui colori la scelta può essere varia, anche se il consiglio migliore è quello di optare per colori chiari o al massimo pastello. In questo modo il lavoro di pulizia è facilitato e si favorisce sempre il discorso della luce e della spazialità.
Il piano di cottura è spesso decorato con dei rivestimenti, che in questo caso ha una doppia funzione: estetica e funzionale.
Abbellisce infatti l’area, se è appoggiata al muro, e nello stesso tempo protegge la parete retrostante da schizzi e dall’umidità. Anche in questo caso le considerazioni sono le medesime: scegliere un materiale che consente il ricambio d’aria e che sia facilmente pulibile.