Cos’è il certificato di qualificazione energetica casa, quali sono le differenze con l’ACE e quando è necessario presentarlo al comune di residenza dell’immobile
Il certificato di qualificazione energetica casa, chiamato anche AQE, Attestato di Qualificazione Energetica, è un documento da consegnare al comune di residenza nel caso di alcune operazioni relative alla costruzione o alla ristrutturazione di un immobile. Fino al 25 Luglio 2010 l’AQE poteva essere usato al posto dell’ACE in tutte le regioni nelle quali non era stata emanata una normativa specifica in tal senso, mentre a partire da quella data l’ACE è divenuto obbligatorio ovunque.
La consegna dell’AQE non è sempre richiesta in tutte le ristrutturazione, ma soltanto in alcuni casi. Nel dettaglio si deve consegnare l’attestato di qualificazione energetica in caso di nuove costruzioni e ristrutturazione di edifici che abbiano una superficie complessiva superiore a 1000 mq, ristrutturazione o nuova installazione di impianti termici in edifici di qualunque superficie, sostituzione dei generatori di calore che implichi un aumento dell’efficienza termica superiore al 5%, interventi di ristrutturazione sostanziale nei quali la superficie complessiva venga ampliata in percentuale superiore al 20%. L’AQE viene richiesto dal comune nel quale l’immobile è collocato e va consegnato contestualmente alla dichiarazione di fine lavori dal responsabile dei lavori stessi.
Esistono due differenze sostanziali tra l’AQE e l’ACE. La prima riguarda il soggetto abilitato al rilascio: l’AQE può infatti essere emesso da un professionista coinvolto nell’esecuzione o nella progettazione dei lavori, mentre l’ACE deve essere necessariamente redatto da un tecnico indipendente. La seconda è relativa al contenuto stesso dei due certificati: l’AQE non riporta infatti la classe energetica, bensì esclusivamente le caratteristiche dell’immobile dal punto di vista dell’efficienza energetica, mentre l’ACE deve obbligatoriamente indicare classe energetica e indice di prestazione energetica.
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All’interno dell’AQE viene semplicemente indicato come le caratteristiche energetiche dell’immobile oggetto di ristrutturazione o nuova costruzione siano conformi alle prescrizioni minime indicate dall’Unione Europea per l’eliminazione degli sprechi e la riduzione dell’inquinamento. Fino al 25 Luglio 2010 l’AQE era anche il documento richiesto per accedere agli incentivi statali da parte dei proprietari che eseguivano interventi di riqualificazione energetica, mentre a partire da tale data è stato sostituito dall’ACE. Gli edifici che attualmente siano in possesso di AQE possono usarlo, nel momento in cui si rendesse invece necessario esibire l’ACE, come modello per la redazione di quest’ultimo, che deve però sempre essere effettuata da un tecnico abilitato.
Il modello di compilazione dell’AQE prevede diverse sezioni. Nella prima vengono indicati i dati generali dell’immobile in oggetto, che comprendono la data di costruzione, l’ubicazione, la destinazione d’uso, la tipologia edilizia e i dati del proprietario. Successivamente vengono descritte le caratteristiche dell’involucro edilizio, del quale sono indicate la tipologia, il volume riscaldato, la superficie disperdente e gli eventuali interventi di manutenzione effettuati, con relativa data di esecuzione. Quindi si passa all’impianto di riscaldamento, che viene descritto nel dettaglio con la tipologia di distribuzione, regolazione, combustibile utilizzato, potenza nominale ed eventuali attività di manutenzione con data relativa. Vengono poi indicati i dati climatici dell’immobile e l’eventuale presenza di fonti rinnovabili. L’ultima sezione riguarda la valutazione dell’immobile in oggetto, nella quale si indica l’indice di prestazione energetica annua e si prevedono alcune raccomandazioni relative a interventi che è possibile effettuare per migliorare l’efficienza.