Riqualificazione Energetica

Certificazione energetica casa

Certificazione energetica della casa

Che cos’è la certificazione energetica casa, quando è obbligatorio richiederla e quali sono i dati in essa contenuti

La certificazione energetica casa è una procedura diventata obbligatoria per legge in Italia all’inizio del 2012. Si tratta di un documento, redatto da professionisti qualificati nel settore, all’interno del quale vengono indicati i consumi annui stimati di un appartamento in termini di fabbisogno energetico. In base all’importo dei consumi stessi, una casa può essere inserita in una delle 7 classi energetiche previste, in cui la classe A è la più efficiente, mentre la classe G è la meno efficiente.

La certificazione energetica è obbligatoria per tutti gli edifici di nuova costruzione, per gli edifici sottoposti a ristrutturazione sostanziale, per gli edifici che, a seguito di interventi di riqualificazione energetica, richiedano l’erogazione di contributi finanziari dovuti alla riduzione del fabbisogno annuo di energia e per gli edifici pubblici. Tutte le altre tipologie di edifici dovranno invece produrre la certificazione energetica nel momento in cui vengano venduti o dati in locazione.

Conoscere la classe energetica di un’abitazione, infatti, è fondamentale ai fini del valore commerciale dell’immobile stesso. Le differenze economiche tra un appartamento di classe A ed uno di classe G sono davvero notevoli: ogni salto di classe implica infatti circa il 25% in più di energia annua, utilizzata sia per il riscaldamento nei mesi invernali che per l’acqua calda durante tutto l’anno. Da tale stima si evince come un possibile affittuario o acquirente di un appartamento possa trarre informazioni importanti dal certificato energetico, che potrebbero anche modificare le sue intenzioni.

A rilasciare l’attestato di certificazione energetica è la figura professionale del certificatore energetico. Si tratta di un mestiere relativamente nuovo, e per ottenere tale qualifica è necessario frequentare e completare uno specifico corso, a cui sono ammessi professionisti già esperti del settore, quali geometri, architetti e ingegneri. Attualmente non esiste alcun albo professionale dei certificatori, né un elenco di aziende autorizzate dallo Stato, per tale motivo ognuno è libero di rivolgersi a chi preferisce, stando però attento a non incorrere in truffatori che emetterebbero certificazioni prive di qualunque valore legale.

La legge infatti stabilisce alcuni criteri senza i quali nessuna certificazione energetica può considerarsi valida e tra questi si colloca al primo posto la necessità di un sopralluogo. Sebbene possa accadere che i professionisti incaricati valutino un appartamento in maniera imprecisa, a causa di parametri di non facile misurazione con una semplice visita di qualche ora, è vietato rilasciare un certificato energetico soltanto sulla base dei documenti inviati dal proprietario dell’immobile. La valutazione in loco ha lo scopo di misurare il livello di isolamento esterno dell’appartamento e il grado di efficienza ed efficacia degli impianti esistenti, per giungere ad una diagnosi complessiva che indichi i consumi annui stimati e le emissioni di anidride carbonica previste.

L’obbligo della certificazione energetica nei casi precedentemente citati si colloca in un’ottica volta a sensibilizzare sempre più i cittadini in merito all’inquinamento ambientale derivante dalle fonti tradizionali di energia. Con interventi mirati, spesso anche poco onerosi e semplici da effettuare, si può infatti trasformare una casa di classe energetica molto bassa in un’abitazione più efficiente, con vantaggi economici per il proprietario e notevoli benefici per l’ambiente.

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